Conservare la cannabis. Meglio nel vasetto sottovuoto. Ecco come e perchè.

Conservare la cannabis. Meglio nel vasetto sottovuoto. Ecco come e perchè.

La cannabis, come frutta e verdura, è un organismo vivente e come tale soffre il naturale processo di deterioramento dato dal passare del tempo. Si, secondo alcune ricerche la frutta rimane viva anche una volta staccata dall’albero e rimane tale finché non si disgrega.

A volte ci si può ritrovare con l’esigenza di conservare meglio possibile la canapa light. Può essere dovuto a scorte di canapa light più consistenti del solito grazie a un raccolto straordinario, o semplicemente a un cambio nel comportamento di consumo. Ora, sebbene il deterioramento delle preziose e grasse cime sia inevitabile, può essere rallentato prendendo alcuni accorgimenti.

Quindi si, la cannabis si può conservare. Vediamo come conservarla al meglio.

Ma prima…

I quattro cavalieri dell’apocalisse verde

Grondava resina. Aveva il profumo dei fiori della riserva privata di Snoop Dogg. Sapeva di leggerezza. Ora sembra semplicemente erbaccia tagliata e secca. Capita, a volte.

Anche una cannabis della miglior qualità rischia di perdere tutte le sue caratteristiche organolettiche se conservata a lungo nel modo sbagliato. Nel momento in cui si apre il vasetto o la bustina dopo lunga conservazione, la delusione è in agguato.

Il cambiamento – in peggio – di aroma e gusto segnala che la disgregazione dei terpeni ha superato il punto di non ritorno. Anche il cannabidiolo contenuto all’interno inizierà a degradarsi, riducendo la potenza. Stesso destino tocca agli altri cannabinoidi diversi dal CBD.

Cos’è successo?

Hanno agito i quattro cavalieri dell’apocalisse dell’erba legale: aria, umidità, calore, e luce uv diretta (tipicamente, la luce del sole). Conosciamoli uno a uno.

Il contatto con l’aria è forse il peggior nemico della conservazione della canapa legale. Studi approfonditi condotti in Svezia dai ricercatori del Centro nazionale forense (NFC) nel maggio 2019 dimostrano che i cannabinoidi si degradano facilmente se esposti all’aria. Il THCV per primo; anche il CBD sembra risentirne, sebbene in misura minore.

Umidità o secchezza? Umidità zero non è la risposta. La cannabis light (come quell’altra…) dovrebbe avere una percentuale di umidità compresa tra il 55% e 65% per esprimere al meglio le proprie caratteristiche. E’ un intervallo piuttosto ristretto e molto difficile da controllare a mano; in commercio esistono bustine con sistema tampone da mettere nel vasetto chiuso, che stabilizzano l’umidità alla soglia determinata. Boveda è l’azienda che dal 1997 produce e vende queste bustine miracolose.

Quanto al calore, la maggior parte della vita batterica prospera tra i 25 e i 30°C. Ciò include organismi come la muffa, che in breve tempo potrebbe rendere inutilizzabile la collezione di canapa CBD. I batteri e le muffe prosperano con umidità, calore e ossigeno (o altri gas in cui possono vivere comunque).

La luce solare diretta rompe le molecole dei cannabinoidi e li fa degradare. Ci sono coltivatori casalinghi che spostano le loro piante al buio il giorno prima del taglio; questa operazione dovrebbe far degradare meno i cannabinoidi nelle ultime 24h.

Conservare la cannabis fai da te

Come prima cosa, quindi, l’erba si conserva meglio in un posto fresco, asciutto e al buio. Con il giusto grado di umidità fornito dall’aggiunta di una bustina con sistema tampone, terpeni e cannabinoidi possono stare al sicuro per un bel po’. Per i batteri, però, non c’è molto da fare.

Nel Conservare la cannabis anche la giusta scelta del contenitore fa la sua parte. Un buon barattolo preserva la cima dallo schiacciamento e ne protegge la bellezza. Vetro e acciaio inox sono quelli più indicati.

La cannabis light si conserva meglio sottovuoto?

Nel settore alimentare è sempre più in uso la conservazione sottovuoto. Grazie all’eliminazione dell’aria, infatti, è possibile infatti rallentare il deperimento degli alimenti, l’ossidazione e soprattutto è possibile arrestare la proliferazione di batteri e microrganismi.

Cosa succederebbe se togliessimo l’aria dalla bustina di canapa legale?

I pareri sono discordanti, e in Weedpuff abbiamo scelto diversamente: vuoto si, ma niente bustina. Perchè la bustina in plastica sottovuoto ha il vantaggio di togliere l’aria e evitare la proliferazione di batteri. Ma la plastica sarebbe a diretto contatto con le cime. E soprattutto, l’eccessiva compressione dell’infiorescenza ne ridurrebbe la bellezza e la qualità complessiva.

Conservare la cannabis. Sottovuoto si, ma in vetro!

Conservare la cannabis. In bustina? Non sia mai. In Weedpuff ci siamo spinti oltre, perchè non eravamo contenti di conservare le nostre cime di eccellenza in un contenitore che non fosse all’altezza. Siamo così diventati i primi in tutta Europa a conservare le cime di canapa legale in vasetto di vetro sottovuoto.

Il risultato è la canapa light di qualità unica, premiata da recensioni altissime. Cime integre, dal panorama terpenico eccezionale, fatte per restare inalterate in modo impeccabile fino al momento della verità dentro casa: l’apertura del vasetto (con l’iconico “puff!”).

Lo abbiamo fatto perchè vetro + vuoto è l’unione perfetta per conservare e proteggere tutte le straordinarie caratteristiche di una erba legale ben fatta e di altissima qualità. Rimossa l’aria, i microrganismi non hanno possibilità di svilupparsi. E i cannabinoidi (per la potenza) e i terpeni (per l’aroma) rimangono al top.

Siamo nel futuro della conservazione della canapa legale? Forse si, noi si. Siamo gli unici in Europa. Puoi venire anche tu nel futuro: prova la nostra canapa light sotto vuoto, è confezionata in piccoli vasetti, sotto vetro e abbiamo tolto tutta l’aria.

E quando li apri fanno….”puff!”

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